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La splendida ambientazione dell'Oasi WWF Le Cesine, nonché riserva naturale dello Stato, offre un valore aggiunto al Festival Teatrale "Le Cesine".

L'Oasi. La magia.

Le Cesine.

La masseria
 

Tutte le serate partono e si concludono o si svolgono 

all'interno della masseria.

 

Caratteristiche:

la parte più antica è la Torre, costruita alla fine del Cinquecento, rappresentava l'avamposto militare della zona, permetteva il controllo del mare ed era in collegamento visivo con le torri di San Cataldo e quella di Torre Specchia.

Alla fine del Seicento, cessato il pericolo di incursioni dal mare e venuta meno la funzione di avvistamento e difesa, si costruisce il primo nucleo della masseria, a questo si aggiunse alla fine del Settecento l'abitazione del massaro.

La flora
 

Le Cesine rappresentano nel panorama delle Oasi WWF un eccezionale mosaico di habitat caratterizzato da un'impressionante e complessa biodiversità.

 

La superficie boscata è fondamentalmente rappresentata da pineta a pino d'Aleppo (Pinus alepensis) e pino domestico (Pinus pinea), essenze impiantate nell'area come frangivento preparatorie all'avvento della vegetazione tipica della macchia, non mancano esemplari di cipresso (Cupressus sempervirens), pino delle canarie (Pinus Canariensis) e pino marittimo (Pinus maritimus).

 

Suggestive foreste a Leccio (Quercus ilex) caratterizzano la zona nord della riserva, tali specie vegetali spesso si alternano con querce vallonee (Quercus macrolepis).

 

Notevolmente interessante è considerare la macchia mediterranea nei vari stadi sviluppo a vegetazione bassa con Cisti (Cistus incanus, C. salvifolius, C. monspeliensis), santoreggia pugliese (Satureja cuneifolia) presente in Italia solo in Puglia e Calabria, timo (Tymus capitatus), rosmarino (Rosmarinus officinalis), e la particolare erica pugliese (Erica forskalii) individuata in Italia solo in Puglia e Sicilia, vaste sono le zone in cui rigogliosi crescono arbusti spontanei quali mirto (Myrtus communis), lentisco (Pistacia lentiscus), fillirea (Phyllirea ssp.), alaterno (Rhamnus alaternus), ligustro (Ligustrum vulgare) e quercia spinosa (Quercus calliprinos).

 

 

La fauna
 

La particolare complessità degli habitat della Riserva rende Le Cesine un'area ad elevata valenza naturalistica. Il mosaico di ambienti interconnessi è fondamentale per l'instaurarsi della complessa biodiversità tipica dell'habitat mediterraneo.

 

Numerosissime sono le specie presenti tra gli Insetti, sia acquatici che terrestri. Soprattutto in primavera il volo di migliaia di farfalle rallegra l'aria e rende suggestivo ogni angolo della Riserva: dalle coloratissime Vanesse del Cardo (Vanessa cardui) all'elegante Macaone (Papillon macaon) senza tralasciare gli incantevoli Licaenidi dai colori metallici. Non di rado è osservabile il Macroglossumstellatarum una falena diurna molto simile ai colibrì!

 

Nelle nottate tardo invernali e primaverili la Riserva riecheggia del canto di innumerevoli Anfibi che creano un'atmosfera a dir poco suggestiva. Il canto delle Raganelle (Hyla intermedia) è udibile anche a qualche chilometro di distanza! Infatti per questa delicatissima specie, le Cesine rappresentano un sito prioritario, una delle ultime roccaforti dove sopravvivere. Alla gara canora partecipano anche il Rospo smeraldino (Bufo lineatus) presente con una piccola popolazione, ed il più abbondante Rospo comune (Bufo bufo). In tarda primavera e per tutta l'estate invece è la Rana di Uzzel (Rana kl. hispanica) a farla da padrona

 

 

Maggiori dettagli su riservalecesine.it

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